Altare maggiore
Altare maggiore. Fu eretto sui disegni di Carlo Fontana (1634-1714) in marmi pregiati con simile balaustrata nel mezzo del presbiterio, che giungeva fin sotto i due pilastri della crociera. Anche il tabernacolo è di marmo, sul quale, in origine e a tempo di R. Venuti (1767), vi era un gruppo d’angeli che sostenevano una Croce, stemma dei Teatini.
Nel 1906, aboliti due fornici spietatamente barocchi, che asserragliavano la tribuna, e rimossi alcuni stalli dal coro ligneo, oggi custoditi nel cosidetto ‘Coretto’ davanti alla sagrestia, l’altare venne spostato. La sua rimozione e relativa ricostruzione in fondo al presbiterio furono affidate al marmorario Paolo Medici e a suo figlio Raffaello. Il 12 settembre 1906 l’altare era di nuovo consacrato e, il 31 marzo 1907, la basilica restaurata si riapriva finalmente al culto.
Sono degni di ammirazione i due grandi candelabri di bronzo che portano lo stemma del cardinale Alessandro Peretti-Montalto (+ 3 giugno 1623).