La sagrestia

1. Costruzione. La sagrestia, costruita anteriormente al 1616, presenta delle analogie con quella del Gesù. Il motivo del riquadro centrale nel soffitto e delle lunette che concludono l’apertura delle finestre è ricorrente in entrambe le sagrestie. Le porte gemelle di travertino nel corridoio di entrata e le iscrizioni poste su di esse, antecedenti alla morte di Alessandro Peretti Montalto (1623), confermano che la costruzione della sagrestia fu anteriore al 1616 e quindi non attribuibile a Paolo Maruscelli (1594-1649), bensì a Gerolamo Rainaldi (1600-1620).

“Per la sua maestosa architettura e per l’ampiezza e per le comodità, fu detta da Pio IX la migliore sagrestia di Roma”.

2. Gli armadi di noce. La luce, che piove da un doppio ordine di finestre, fa risaltare il colore originale degli stupendi otto grandi armadi secenteschi, tutti noce di massello. Un sapiente lavoro di scultura, che l’anonimo artista ha arricchito di pilastrini scanalati con capitelli corinzi, sui quali corre una trabeazione, sormontata da cornici.

3. La quadreria. Nella sagrestia si conservano interessanti quadri dipinti su tela, tra i quali:

  • 4 quadri di papi:
    • Paolo IV (1555-59), fondatore dell’Ordine Teatino;
    • Urbano VIII (1623-1644), a cui l’Ordine deve la beatificazione dei SS. Andrea Avellino (1624) e Gaetano (1629);
    • Clemente X (1670-1676), ringraziato dal Preposito Generale dell’Ordine teatino per la canonizzazione di san Gaetano (1671);
    • e Clemente XI (1700-1721) affiancato dai due cardinali teatini: Pignatelli e Tomasi, pure ringraziato dal Prepósito Generale dell’Ordine per la canonizzazione di s. Andrea Avellino (1712).
  • Sulla parete di fondo spicca la stupenda tela del Crocefisso con la Vergine e san Giovanni (m. 4.65 x 2.60) di Giovanni De’ Vecchi.
  • Di rimpetto, sulla porta d’ingresso, un ritratto di Alessandro Peretti con il progetto del Maderno per la facciata.

Altri dipinti, tondi e ottagoni, tutti forse della bottega di Giacinto Brandi, eccetto uno di tarda derivazione di Andrea Sacchi, presentano episodi della vita e miracoli di san Gaetano. Da notarsi ancora il Cristo davanti a Caifa della scuola di Gherardo delle Notti.