Cappella del Santissimo Crocifisso
1. La cappella. Restaurata da Giuseppe Antonio Spaziani, sepolto nella tomba sotterranea accanto a Raimondo, suo figlio, a Pietro Paolo, suo fratello, ed altri della medesima famiglia, la cappella è adorna di otto colonne d’ordine corintio di marmo nero screziato, detto Portovenere. La cupoletta è messa a stucchi dorati. Agli angoli sono effigiati, pure a stucco, gli emblemi della passione di Gesù Cristo. Nella lunetta sinistra è rappresentata in bassorilievo la Vergine col santo Bambino in braccio; di rincontro, San Giuseppe e, nel mezzo, Santa Maria Maddalena. Sotto l’arco della cappella si trovano le tombe di Antonio Pauluzzi, celebre giureconsulto morto nel 1685, e di Lorenzo Rossetti.
2. L’altare. L’altare fu incrostato di preziosi marmi nell’aprile del 1647 a spese dell’Oratorio eretto dal cardinale Antonio Barberini. Sull’altare vi è un grande, antico crocifisso in legno. Nella lunetta sopra l’altare si legge:
SANCTISSIMO REDEMPTORI /
HUMANI GENERIS /
EXALTATO /
OMNIA AD SEIPSUM TRAHENTI.
Sotto l’altare si venera il corpo di Sant’Antonio Martire, di cui si vede l’urna con questa epigrafe:
Corpus S. Antonii Martyris.
3. Le sacre spoglie di san Giuseppe Maria Tomasi, C. R. (1649-1713). A destra del altare, in attesa di una migliore sistemazione, si trova l’ artistica urna che dal 26 ottobre 1971 custodisce le spoglie del santo teatino Giuseppe Maria Tomasi, cardinale di Santa Romana Chiesa, canonizzato da san Giovanni Paolo II il 12 ottobre 1986. Prima che venisse esposto al culto dei fedeli in questa basilica, san Giuseppe Maria Tomasi era stato venerato in una cappella laterale della sua chiesa titolare di San Martino ai Monti, anche se 25 giorni prima della sua morte aveva fatto acquistare un mattone su cui volle che si incidessero queste semplici parole
IOSEPH. MARIA. PRESBYTER. CARDINALIS. TITULI. AEQUITII.
per essere seppellito in una cappella sotterranea intitolata alla Madonna Gaudium Christianorum.